La “staffetta” della preghiera è giunta al traguardo

Il progetto mondiale della “Staffetta di preghiera” voluto da papa Francesco  e caldeggiata dal nostro Vescovo Maurizio è subito piaciuta a padre Gianluca e a padre Vittorio ma, considerando che la parrocchia bozzolese fosse molto piccola inizialmente i padri erano piuttosto preoccupati dalle difficoltà organizzative..

Ci si chiedeva: Come fare? Chi coinvolgere? Le famiglie dei vari paesi limitrofi sarebbero riusciti a mantenere l’impegno?

Poi, tutti noi che abbiamo lavorato a favore della preghiera in famiglia e per la famiglia abbiamo percepito una sicurezza inspiegabile e un forte entusiasmo per questo, siamo partiti con sicurezza e determinazione, consapevoli che, se questo era un progetto voluto da Maria, si sarebbe realizzato.

Così, senza troppi “se, ma, forse” abbiamo lanciato ai parrocchiani, ai fedeli, ai sostenitori e ai volontari  del Santuario  quell’invito nuovo, insolito ma che  ha trovato risposta positiva e immediata da parte di tutti.

In un battibaleno ecco pronto un calendario su cui erano annotati nomi, contatti telefonici e date con l’orario della messa a cui fare riferimento: una partenza fulminea e ben organizzata perché,  il successo va attribuito a Maria sposa dello Spirito Santo che ha certamente indirizzato  gli organizzatori e ha saputo far nascere nelle persone chiamate a partecipare alla staffetta il forte desiderio di ospitare nelle proprie case l’icona della Madonna  per un’intera settimana.

Ebbene se facciamo un calcolo matematico poiché ogni domenica  lo scambio della  staffetta avveniva nelle 4 messe dalla domenica, in 12 mesi hanno partecipato circa 200 nuclei famigliari.                              

Le famiglie che raggiungevano l’altare erano piene di emozione e, molti hanno espresso il rammarico, nel dover riportare quella piccola icona che si era fatta parte delle loro case.

Non abbiamo avuto famiglie insolventi e, poiché il calendario stilato era a lungo termine, coloro che sono stati  costretti a rinviare non hanno mancato di  informare   i padri che inspiegabilmente riuscivano fulmineamente a provvedere per supplire gli assenti: non è mancata infatti la disponibilità e la flessibilità dei partecipanti.

Ora la staffetta è arrivata al termine ma il ricordo dell’evento coinvolgente rimarrà nei ricordi più belli di un progetto che ci ha permesso di comprendere la grandezza della preghiera mariana e che le “cose” fatte con amore e con fede toccano il cuore, abbiamo capito che ognuno di noi può essere missionario anche nel proprio quotidiano perché se tutti noi ci sentiamo  figli di Maria non può mancare il sentimento di fratellanza e di amore verso tutti.