Religioso per sempre

Sabato 14 settembre alle ore 11,

a Comonte di Seriate,

presso la Casa madre delle nostre consorelle della Sacra Famiglia, il nostro confratello Lino Favaro emetterà i voti perpetui nella nostra Congregazione: il suo “sì” a Cristo – in povertà, castità ed obbedienza – entrerà nella dimensione del “per sempre”. A Lino abbiamo chiesto di scrivere una breve testimonianza (che provvediamo a pubblicare sul nostro sito internet).

A lui assicuriamo la nostra vicinanza nella preghiera affinché il Signore continui in lui l’opera iniziata nel momento in cui l’ha chiamato alla vita consacrata. A lui anche il nostro più caloroso ringraziamento per aver condiviso tante iniziative e progetti pastorali all’interno del nostro Santuario.

Che la Madonna ti guidi e ti sostenga sempre, caro Lino!

p. Fabio


Mi presento: sono Lino Favaro, nato a Treviso nel 1982, religioso della Congregazione Sacra Famiglia di Bergamo e prossimo ai voti perpetui.

Ringrazio p. Fabio Bonacossa per l’invito ad esprimere con parole questa riflessione in merito alla professione perpetua, anche se per me non è facile.

La mia chiamata è una vocazione adulta: avevo 33 anni quando entrai nel seminario della CSF; prima terminai gli studi universitari come dietista, poi intrapresi il lavoro.

La chiamata non è mai limpida, nero su bianco, con cartelli chiari e distinti: non ci sono molte parole… è un’esperienza, e come tale va vissuta (immaginate di dover spiegare agli altri la vostra mamma o il vostro papà).

Uno dei problemi della società di oggi con cui dobbiamo fare i conti è il grande problema dell’immediatezza: vogliamo tutto subito, non ci fermiamo più, non ci ascoltiamo e non sappiamo più attendere per lasciar maturare il frutto.

Personalmente posso dirvi che ho scoperto Gesù, piano piano, stando e rimanendo con Lui nell’adorazione eucaristica, ascoltandomi, non per qualche fenomeno straordinario, ma nel rientrare a casa, chiudendo la porta della mia stanza e gustando la sua presenza.

Alla fine non si può più scappare, bisogna essere sinceri con sé stessi, “nel fare i conti” nel coraggio di dirsi «Si! Sto bene con Te; la vita con Te mi riempie il cuore». Sto parlando in termini di pienezza, di bicchiere colmo. Questo discernimento non avviene da solo, ma con l’umiltà di lasciarsi guidare nel proprio ascolto. Poi però la scelta e il cammino spettano a te. 

Ma le sofferenze e le difficoltà? Certo che ci sono non è tutto “rose e fiori”; per esempio:

  • iniziare uno studio per cui non mi sentivo portato: dalla base della scuola alberghiera alla facoltà teologica (dalle pentole e dal pelare le cipolle, al greco, al latino e alla filosofia). Sia chiaro Gesù non risolve da solo i problemi, pur potendolo fare, ma Lui combatte, soffre e gioisce con me. Possiamo dire che gli piace collaborare, non siamo soli. Con Gesù non si scherza: è un amico intimo, ma anche il mio Signore ed è molto esigente. E Lui mi chiede tutto: l’impegno, la volontà, l’amore e la vita per conformarmi giorno dopo giorno a Lui.
  • Le difficoltà della vita comunitaria (ma anche con le gioie).
  • La disponibilità a fare diverse esperienze, come quella di andare in Brasile come religioso della CSF, senza conoscere la lingua portoghese… Poi dopo qualche mese ho potuto aiutare nelle scuole elementari (temperando con il taglierino le matite ai bambini che non avevano il temperino; aiutando a leggere l’alfabeto e le frasi basilari, stando al loro fianco; dovete pensare che molti bambini, a causa del Covid, non erano andati a scuola e non avevano il computer per le lezioni a distanza: pertanto c’erano tre/quattro livelli di lettura differenti).

Chi l’avrebbe mai detto Gesù rompe gli schemi e allarga gli orizzonti.

Nell’arcobaleno dei carismi della Vita Consacrata ve n’è uno dal colore alquanto singolare: quello di Santa Paola Elisabetta Cerioli, capace di esercitare attrazione ancor’oggi.

Un piccolo tesoro da scoprire. Il 3 aprile 1855 la piccola orfana Adele si presenta alla porta di Costanza Cerioli che la accoglie sia in casa che dentro di sé. Questo fatto è determinante. Le parole del figlio Carlino, a poco a poco, si colorano di senso e si incarnano in lei irradiandosi in una nuova e generativa gestazione per una seconda creazione alla luce della Sacra Famiglia. La “sete” di Costanza si dilata portandola, piano piano, a costituire una congregazione, prima femminile e poi maschile, per “custodire i depositi a lei affidati” (le figlie/i di S. Giuseppe) e costituirne “buone e brave madri (padri) di famiglia per un domani”. Costanza si riscopre madre, madre per sempre, divenendo Madre Paola Elisabetta. Questo piccolo seme del carisma cerioliano rimane, la feconda costantemente lungo il tempo della storia, nelle sue diverse forme, costituendone il battito ed il respiro del nostro camminare come consacrati educatori CSF in Cristo. È il farsi sfiorare ed attrarre da questo carisma, nelle diverse esperienze affrontate ed intrecciarlo poi con la mia vita, pur nei suoi limiti e con i suoi pregi, che mi hanno portato a consolidare il “per sempre” a Cristo: nel consegnarmi liberamente, lasciandomi consacrare da Lui per fare della mia vita un dono. Questo dono di sé si dispone alla conformazione a Cristo e alla docilità nel farmi plasmare da Lui, assumendo i Suoi tratti, per quanto possibile, tenendo conto anche di ciascuna mia fragilità e potenzialità.

Lo ribadisco, al di là di queste vane parole, è e rimane un’esperienza che non si può spiegare.

Il mio invito è di non avere paura o imbarazzo nel conoscere e fare esperienza di Gesù: lasciatevi guidare dallo Spirito di Cristo. Chiedete a Gesù, di vero cuore, di prendere in mano la vostra vita, per farla sbocciare indipendentemente dalla scelta di vita: dal cuoco al giardiniere, dal medico all’ingegnere; nel formare una famiglia o chissà in una scelta per una vita religiosa e/o sacerdotale (per appartenere totalmente a Lui).

Lasciatevi stupire da Cristo!

Grazie per avermi dedicato del vostro tempo, vi chiedo di accompagnarmi nella preghiera e con il lavoro quotidiano in questo cammino impegnativo da realizzare giorno dopo giorno.

Lino