Come avviene ogni anno nel mese di ottobre, il gruppo di preghiera di padre Pio del Santuario Madonna della Bozzola, si avvia a vivere un altro pellegrinaggio guidato dal nostro rettore, padre Gianluca Rossi.
La prima tappa è in terra abruzzese per visitare la Basilica di San Giuseppe da Copertino, dove abbiamo vissuto la Santa messa, davanti alla sua tomba.
Il viaggio è proseguito poi per San Giovanni Rotondo da San Pio e vista la vicinanza, abbiamo fatto tappa anche alla grotta di San Michele Arcangelo per recitare la coroncina alla divina misericordia, con Gesù esposto.
E dopo la preghiera sotto la croce del venerdì sera, la messa celebrata da p. Gianluca, la via crucis e la fiaccolata con la recita del Rosario del sabato sera,
il viaggio di ritorno ci ha riportato in Abruzzo, per rendere omaggio al volto Santo di nostro Signore.
Un triduo pieno di fede e preghiera, dove la prima tappa ci immerge in una spiritualità e santità di un frate molto simile a San Pio per una vita vissuta completamente nella preghiera mistica, l’umiltà e una profonda scienza infusa motivo per cui le più alte cariche costituzionali lo cercavano per essere illuminati nelle loro decisioni. Come il frate di Pietrelcina viveva in estasi e compiva prodigi nel nome di Gesù e Maria.
E proprio davanti al volto santo di Gesù è giunto al termine il nostro pellegrinaggio…non poteva esserci posto migliore che ammirare il suo Volto per ringraziarlo di questi preziosi momenti di intensa preghiera.
In questo pellegrinaggio, abbiamo potuto vivere due preziose testimonianze di fede che hanno ulteriormente aiutato a capire -se mai ce ne fosse bisogno- l’amore e la forza della preghiera di San Pio come di San Giuseppe da Copertino.
Prima testimonianza:
Un bimbo prende un ‘aspirina senza sapere di esserne allergico…inizia il calvario per lui…ha una reazione talmente forte, che il corpo si riempie di piaghe sia internamente, che esternamente, con febbri altissime dovute alle infezioni.
I genitori, non si perdono d’animo e rafforzati dalla fede e l’amore verso Gesù, contro il parere dei medici, rifiutano di sottoporlo a un intervento chirurgico che non dava certezza di guarigione, tutt’altro.
La mamma Antonietta non si rassegna, si chiude in bagno in ginocchio e prega la Madonna, implorandola di prendersi suo figlio oppure di lasciarglielo, ma guarito non con questa sofferenza.
Miracolosamente la febbre inizia a scendere, le piaghe a guarire, finché una notte, il bimbo si mette seduto sul letto sulla via della completa guarigione.
L’effetto della preghiera…come ci ha insegnato Gesù…chiedi e ti sarà dato!
Seconda testimonianza:
Stefano, un giovane papà di tre figli e marito amorevole con tanta, tantissima fede, cresciuta anche grazie alla mamma Renata, che gli ha sempre trasmesso l’amore per la preghiera. La vita mette tutta la famiglia davanti a una prova durissima. A Stefano viene diagnosticato un tumore osseo che non lascia scampo. Fa il primo ciclo di chemio e sembra che il tumore regredisca…ma è solo una speranza…perché ritorna più aggressivo di prima… ma lui vive il suo decorso ospedaliero con il Rosario in mano, affidandosi completamente alla volontà del padre. E anche quando i medici avvisano lui e la famiglia di dover tornare a casa perché orami non c’è altro da fare, lui continua imperterrito a pregare, a donare forza alla moglie, ai figli alla sorella, lasciando istruzioni per tutti perché, diceva, Gesù lo stava aspettando e doveva andare…e così è stato…se n’è andato, ma col sorriso che solo la forza della fede e della preghiera sanno e possono dare.
I luoghi e i santi che abbiamo avuto la fortuna di visitare, ci hanno insegnato e lasciato proprio questo in eredità come insegnamento: L’amore di Gesù, la fede, la preghiera e l’affidamento totale al Padre sotto la guida vigile di Maria Santissima, sono l’arma più potente che possediamo….non ci resta che usarla.
Un ringraziamento alla signora Cecilia Bonini che ci ha permesso anche in questa occasione di vivere momenti di preghiera in posti dove la preghiera ancora si respira ogni giorno.
Un grazie anche a p. Gianluca, che ci ha guidato e aiutato a vivere questi giorni in raccoglimento.