Sinodo Bozzolese: Comunione. Partecipazione e Missionarietà
Il 22 Ottobre 2022 la grande famiglia del Santuario si è riunita in occasione di un nuovo pellegrinaggio verso una meta che ogni anno diventa sempre più ambita e sentita da moltissimi fedeli: Padova.
La città ci accoglie con la sua spontanea vitalità, introducendoci in un luogo di grande bellezza, ma anche di profonda cultura, storia e religione. In particolare tre sono i luoghi sacri che più di tutti caratterizzano la città e noi abbiamo avuto l’onore di visitarli e conoscerli meglio.
Indubbiamente Padova è ricordata per la sua sincera devozione a Sant’Antonio, ma, all’insaputa di molti pellegrini, la vera Patrona della città è Santa Giustina, le cui reliquie sono custodite nella Basilica a lei dedicata, una delle chiese più belle e più grandi di tutta Italia, costruita sopra un cimitero romano; infatti la chiesa presenta un pozzo da dove si possono vedere i resti di queste tombe antiche, per ricordare ai fedeli le origini della chiesa del passato e come il sangue e il sacrificio dei martiri siano le fondamenta per la chiesa di oggi. La visita prosegue tra gli spazi più intimamente legati alla vita monastica della Basilica, tra cui dei piccoli chiostri a cielo aperto, per non dimenticare il legame indissolubile che collega la terra al Cielo. È emozionante percepire il silenzio che regna in questi luoghi; un silenzio raro, che comunica con il tuo respiro, con il battito del tuo cuore, con Dio. Niente ti può disturbare o distrarre: nessun rumore e nessun vociare della città oltrepassa quelle mura.
Dopo aver provveduto ai bisogni del corpo con un ottimo pranzo, ci siamo spostati presso la meravigliosa Basilica di Sant’Antonio, conosciuta anche con il nome di Basilica del Santo. Qui abbiamo avuto largo tempo per visitare l’intera Basilica e affidare le nostre intenzioni di preghiera sulla tomba del Santo. Non si può descrivere la pace e la fede che si percepisce in questo luogo, bisogna solamente viverlo!
Il secondo passo della II° Tappa è il verbo ASCOLTARE. Impariamo a metterci in ascolto più spesso sia con noi stessi, sia con gli altri, entrando davvero in empatia e imparando veramente ad ascoltare e non solamente a sentire superficialmente.
Infine, dopo aver celebrato la S. Messa in una cappella secondaria della grande Basilica del Santo, tutti insieme ci siamo avviati verso la terza e ultima tappa del nostro pellegrinaggio: il Santuario di San Leopoldo Mandic. Un luogo piccolo, semplice e senza troppi orpelli, che ospita il corpo di uomo altrettanto semplice, umile e minuto, quale era San Leopoldo. Un confratello ci accoglie calorosamente presentandoci questo Santo, che forse non tutti conoscono, e raccontandoci un po’ alcuni aneddoti della sua vita. Lui non è stato di certo il Santo dei grandi miracoli, ma nella sua semplicità ha saputo essere un illustre esempio di virtù e di fede; si rendeva disponibile ogni giorno per chi volesse accostarsi al Sacramento della Riconciliazione e lì mostrava ogni volta l’infinita Misericordia del Padre. San Leopoldo ci insegna che nella vita non siamo chiamati necessariamente a fare grandi cose, ma a vivere con amore ogni piccola cosa che ci viene donata. La semplicità è la cifra distintiva di ogni vero cristiano che vuole diventare Santo, già qui su questa terra.
E così siamo giunti alla fine del nostro pellegrinaggio. Tre uomini che hanno fatto della loro vita un capolavoro; tre grandi esempi di fede, dedizione e carità; tre Santi che sono diventati nostri amici e che sicuramente ci porteremo nel cuore lungo il nostro cammino … dei 10 passi e della vita!
Se siete curiosi di scoprire quale sarà il prossimo passo, non mancate! Iscrivetevi subito al prossimo pellegrinaggio!